Biotina (Vit. B7) e alterazione dei dosaggi Tiroidei

Dr.Vincenzo Piazza – Specialista Endocrinologo

Tiroidite di Hashimoto

“La biotina può interferire con gli immunodosaggi tiroidei basati sull'interazione biotina/streptavidina producendo risultati falsamente ridotti o aumentati “

Queste metodiche sono infatti comunemente utilizzate nella pratica clinica per la misurazione della funzionalitĂ  tiroidea e per il monitoraggio terapeutico dei farmaci a base di levotiroxina.
Il meccanismo dell'interferenza della biotina nel dosaggio immunologico può essere di tipo “sandwich” o non competitivo, in cui l’analita viene legato tra due anticorpi altamente specifici, o di tipo competitivo, in cui l’analita non marcato (generalmente l’antigene) presente nel campione compete con l’antigene marcato dell’immunodosaggio nel legame all’anticorpo specifico.
Quando il legame biotina-streptavidina viene utilizzato come parte di un immunodosaggio in formato "sandwich", la biotina in eccesso nel campione può bloccare il legame degli anticorpi biotinilati ai siti di legame della biotina sulla fase solida rivestita di streptavidina, determinando risultati falsamente bassi. Al contrario, per gli immunodosaggi "competitivi", l'eccesso di biotina nel campione può bloccare il legame dell'analita biotinilato ai siti di legame della biotina sulla fase solida rivestita con streptavidina, determinando risultati falsamente elevati.
Quindi, il meccanismo di interferenza è abbastanza semplice e si riferisce alla perdita di segnale nel dosaggio immunologico poiché la biotina nel campione del paziente si lega e blocca i reagenti biotinilati che vengono catturati dai siti di legame della biotina sulla fase solida rivestita di streptavidina .
La biotina chiamata anche vitamina B7, è coinvolta in molte funzioni biochimiche in quanto funge da cofattore per enzimi carbossilasi che catalizzano alcuni passaggi critici nel metabolismo degli acidi grassi, del glucosio e degli amminoacidi. Altri ruoli fisiologici della biotina comprendono le modificazioni degli istoni, la regolazione genica (modificando l'attività dei fattori di trascrizione) e la segnalazione cellulare.
Il fabbisogno giornaliero di biotina per essere adeguato, sec. le raccomandazioni nutrizionali , non deve scendere al di sotto dei 30-70 microgrammi/die nell’ adulto.
Il fabbisogno di biotina aumenta anche in corso di malattie ereditarie, morbo di Crohn e nei soggetti dediti al consumo di alcoolici e superalcoolici.
Una carenza di Vit B7 puo’ causare sintomi muscolari, metabolici e alterazioni del trofismo delle unghie, capelli e pelle.
Dosi specifiche di biotina vengono dunque raccomandate, prescritte ed autoprescritte, per la gestione clinica di queste alterazioni. La biotina è anche disponibile in molti preparati multivitaminici da banco consigliati per il ripristino della salute delle unghie, capelli o pelle, il cui uso è per la maggior parte fuori il controllo del medico.
Inoltre,quasi tutti i centri che si occupano di trapianto di capelli prescrivono, quasi a tappeto, e per lunghi periodi, la biotina ed il numero di pazienti che si rivolgono a questi centri sia italiani che stranieri è in netto incremento.
Quanto premesso deve essere portato a conoscenza dei laboratori di analisi e soprattutto dei pazienti che soffrono di tiroide ed assumono ormoni tiroidei e fanno i periodici controlli dei rispettivi ormoni tiroidei per la interferenza della biotina sul dosaggio degli stessi
Fonti di letteratura suggeriscono la sospensione dell’assunzione di biotina almeno 48-72 ore prima di sottoporsi ai test tiroidei.
Fonti:
1) Charles S et al. Erroneous thyroid diagnosis due to over-the-counter biotin. Nutrition 57(2019)257-258
2) Nota informativa su interferenza biotina con esami laboratorio funzionalitĂ  tiroidea Visualizza allegato
3) Riassunto delle caratteristiche del prodotto DIATHYNIL (Biotina) 5 mg compresse – Disponibile al link: Agenzia Formaco
4) Colon, P. J., & Greene, D. N. (2018). Biotin Interference in Clinical Immunoassays. The journal of applied laboratory medicine, 941–951. https://doi.org/10.1373/jalm.2017.024257.