Famotidina e ormoni tiroidei: confronto con gli inibitori di pompa protonica

Dr.Vincenzo Piazza – Specialista Endocrinologo

Famotidina e ormoni tiroidei: confronto con gli inibitori di pompa protonica

Introduzione

L’assorbimento intestinale della levotiroxina sodica (LT₄) è un processo fortemente dipendente dall’acidità gastrica. Alterazioni del pH dello stomaco, dovute a farmaci antiacidi, possono influenzare la biodisponibilità dell’ormone tiroideo, con conseguenti variazioni cliniche del TSH. Tra i farmaci più comunemente implicati figurano gli inibitori di pompa protonica (PPI), mentre il ruolo degli antagonisti dei recettori H₂, come la famotidina, appare più limitato.

Famotidina e assorbimento della levotiroxina

La famotidina riduce la secrezione acida gastrica mediante blocco competitivo dei recettori H₂ dell’istamina sulle cellule parietali. Tale effetto è rapido, reversibile e moderato, con un incremento del pH gastrico di durata limitata (6–10 ore).
Diversi studi clinici hanno valutato l’impatto di tale variazione sull’assorbimento della levotiroxina. Secondo Sachmechi et al. (Endocr Pract, 2007), né la famotidina né altri H₂-antagonisti (ranitidina, cimetidina) determinano alterazioni significative dei livelli sierici di TSH o FT₄ nei pazienti in terapia sostitutiva tiroidea stabile. Pertanto, l’interferenza clinica è considerata trascurabile, e in genere non richiede aggiustamenti posologici della LT₄.

Inibitori di pompa protonica e ormoni tiroidei

Gli inibitori di pompa protonica (PPI) — come omeprazolo, pantoprazolo, lansoprazolo ed esomeprazolo — agiscono inibendo irreversibilmente la H⁺/K⁺-ATPasi delle cellule parietali gastriche, con conseguente soppressione quasi completa della secrezione acida. Il pH gastrico può mantenersi >4–6 per oltre 12 ore, riducendo la dissoluzione delle compresse di levotiroxina e quindi la sua biodisponibilità orale.
Numerosi studi hanno documentato una riduzione clinicamente significativa dell’assorbimento della LT₄ durante trattamento con PPI: Centanni et al. (J Clin Endocrinol Metab, 2006) e Sachmechi et al. (2007) riportano un aumento medio del TSH del 30–50%, spesso accompagnato da sintomi di ipotiroidismo subclinico. Nella pratica clinica, ciò comporta la necessità di incrementare la dose di levotiroxina del 15–30% oppure di passare a formulazioni liquide o softgel, meno sensibili alle variazioni del pH gastrico.

Confronto tra famotidina e PPI

Parametro Famotidina (H₂-antagonista) PPI (omeprazolo, pantoprazolo, ecc.)
Meccanismo Blocco recettore H₂ (reversibile) Inibizione irreversibile H⁺/K⁺-ATPasi
Effetto sul pH gastrico Moderato, transitorio Marcato, prolungato
Impatto su LT₄ Nessun effetto clinicamente rilevante Ridotta biodisponibilità orale
Evidenza di aumento TSH Non significativa 30–50% dei pazienti
Necessità di aggiustare dose LT₄ Rara Frequente (+15–30%)

Implicazioni cliniche

Nei pazienti in terapia sostitutiva con levotiroxina che necessitano di un farmaco antiacido:

In tutti i casi, è essenziale che la levotiroxina venga assunta a stomaco vuoto, almeno 30–60 minuti prima della colazione o di altri farmaci, per minimizzare le interazioni farmacocinetiche.

Conclusioni

La famotidina, a differenza dei PPI, esercita un effetto minimo sull’acidità gastrica e non altera significativamente l’assorbimento della levotiroxina. I PPI, invece, riducendo drasticamente la secrezione acida, possono compromettere la biodisponibilità della LT₄ e richiedere un monitoraggio periodico del TSH. Pertanto, nei pazienti con ipotiroidismo in terapia sostitutiva, la famotidina rappresenta una scelta preferibile qualora sia necessaria una terapia antiacida di supporto.

Riferimenti bibliografici principali

1. Sachmechi I et al. Effect of proton pump inhibitors and H2 blockers on levothyroxine absorption. Endocr Pract. 2007;13(4):345–349.

2. Centanni M et al. Thyroxine in goiter, Helicobacter pylori infection, and chronic gastritis. J Clin Endocrinol Metab. 2006;91(7):2500–2504.

3. Vita R et al. Proton-pump inhibitor therapy and its association with altered levothyroxine bioavailability. Front Endocrinol (Lausanne). 2021;12:676.

4. Yue CS et al. Comparison of a new oral solution of levothyroxine with tablet formulation in healthy volunteers. Clin Drug Investig. 2015;35(9):583–589.