GOZZO ENDEMICO
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
MICROBIOTA INTESTINALE NELLE TIROIDITI E MALATTIE AUTOIMMUNI
 
LA TIROIDITE DI RIEDEL (E PATOLOGIE IgG4 RELATED)
 
PUNTEGGI PREDITTIVI DI PATOLOGIA AUTOIMMUNE TIROIDEA
 
MARKERS DI RISPOSTA TISSUTALE ALLA TERAPIA SOSTITUTIVA CON L-TIROXINA
 
 
 
 
 
 
 
Articolo Dr. Piazza - L'opinione personale n.3 - febbraio 2020
 
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"Medicina Metropolitana" - Periodico di Informazione per la Salute ed il Benessere Anno I - Gennaio/Febbraio 2013
 
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"Palermo Medicina Metropolitana" - Periodico di Informazione per la Salute ed il Benessere - Anno 1 - n. 1 - Settembre 2007
 

 

 

Il termine "Gozzo" indica genericamente un aumento volumetrico più o meno cospicuo della tiroide, indipendentemente dalle cause che lo provocano e dalle condizioni funzionali della ghiandola; di solito non rientrano in questa definizione gli incrementi volumetrici dell'organo dovuti ad infiammazione o a tumore.

Le aree in cui il gozzo si fa endemico sono collegate di solito da particolarità ambientali che riguardano il profilo altimetrico, la distanza dal mare, l'isolamento geografico, la vocazione agricolo-pastorale dell'economia, etc.; a ciò va aggiunto l'abituale riscontro di un apporto alimentare di iodio inferiore alla quantità ritenuta ottimale dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, dipendente dalla carenza di iodio nell'ambiente.

Aree endemiche sono state descritte in tutte le parti del mondo, sia in Paesi ad economia depressa ed in precarie condizioni sociali sia in Paesi industrializzati e ad economia progredita.

Il Gozzo Endemico si riscontra anche in Italia dove in pratica nessuna regione ne è esente; punte di maggiore densità sono riscontrabili lungo tutto l'arco alpino e lungo la dorsale appenninica; fra le regioni il primato di incidenza sembra appartenere al Piemonte ed al Trentino Alto Adige; ma aree di endemia medio-grave sono state descritte in questi ultimi anni anche in regioni in cui il fenomeno, per insufficienza dei programmi di rilevamento, non era mai stato adeguatamente quantificato.

Per quanto riferimenti sulla presenza del gozzo endemico nella Sicilia Occidentale si ritrovino in pubblicazioni del secolo scorso è certamente con le ricerche del Coppola (condotte tra il 1920 ed il 1930) che si apre l'era della studio del gozzo in Sicilia.
Uno studio epidemiologico sistematico, condotto in questi ultimi anni e mirante a precisare l'esistenza e l'estensione geografica del fenomeno, è stato avviato dai gruppi di ricerca delle tre Università Siciliane.

E' stato possibile delimitare un'area situata nella parte centro-settentrionale dell'Isola a ridosso delle catene montuose dei Peloritani, dei Nebrodi, delle Madonie e del massiccio dei Monti Sicani; i risultati documentano un'elevata prevalenza di gozzo nella popolazione scolastica con percentuali situate intorno al 30-40% della popolazione esaminata. In taluni centri sono state riscontrate percentuali pari o anche superiori individuati focolai circoscritti di cretinismo endemico.

Il riferimento alla popolazione scolastica, come criterio per definire "endemica" un'area, trova motivo nella pratica corrente di effettuare i rilevamenti nella popolazione della scuola dell'obbligo che raccoglie, in pratica totalmente, i soggetti di età compresa tra 6 e 14 anni; questo criterio, consigliato dall'OMS, ha il merito di fornire un campione omogeneo, facilmente esaminabile perchè circoscritto in poche sedi, comprensivo dei due sessi in cui si articola la popolazione del luogo.

Nell'area sede di endemia gozzigena è stata dimostrata una condizione di carente apporto di iodio alimentare che si collega, in larga misura ad una carenza di iodio ambientale.
Ciò non significa che il restante territorio della Sicilia sia esente da gozzo ed abbia una situazione di normale apporto iodico; anzi il rilievo di una bassa ioduria a Palermo induce a ritenere che la delimitazione dell'area endemica va bene al di là del limite territoriale stabilito, che in qualche maniera costituisce solo la parte emersa di un icerberg che ha invece una più ampia base.

Alla particolare prevalenza del gozzo in una determinata area, espressione della presenza locale di "qualcosa" che è responsabile della tumefazione tiroidea (carenza iodica e, forse, altre concause), si associa anche la maggiore frequenza con cui nell'area endemica insistono, correlate proprio con la presenza del gozzo, situazioni morbose tiroidee e non, capaci di incidere seriamente sulla sanità fisica e mentale delle popolazioni colpite.

Nelle aree di endemia gozzigena la patologia tiroidea assume maggiore evidenza quantitativa e di gravità; in esse, infatti, i grandi gozzi deformanti, multinodulari e compressivi, i noduli tiroidei, le tiroidite, le alterazioni funzionali della ghiandola, gli ipotiroidismi congeniti ed i tumori tiroidei sono nettamente più frequenti di quanto lo siano in aree non endemiche, ed è possibile riscontrare, nelle zone di grave endemia, anche gravi compromissioni della sfera psichica e sensoriale, come il cretinismo ed il sordomutismo.

L'endemia gozzigena è spia e premessa di una vasta gamma di condizioni patologiche severamente menomanti la salute fisica e mentale delle popolazioni colpite e fortemente incidente sui costi dell'assistenza sanitaria.
Da ciò discende l'importanza sociale che riveste lo studio epidemiologico del gozzismo, la cui definizione topografica e la cui caratterizzazione patogenetica sono premesse indispensabili per l'avvio di un programma di profilassi.

Introduzione della
TESI DI LAUREA
del Dr. Vincenzo Piazza

Tesi di Laurea A.A. 1988/1989



TESI DI LAUREA
"Epidemiologia del Gozzo e distribuzione della Patologia Tiroidea
in un'area endemica della Sicilia Occidentale"
(Relatore Ch.mo Prof. Alberto Janni)
Univerità degli Studi di Palermo - Facoltà di Medicina e Chirurgia -
Cattedra di Endocrinologia e Medicina Costituzionale - Direttore Prof. A. Janni -
Anno Accedemico 1988/1989


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